Il suo aspetto lanoso, simile ad un cuscino, consente alla Stella Alpina di sopravvivere ad alta quota, dove il vento soffia forte, le temperature sono fredde e l'habitat è arido. La leggenda narra che fu proprio la montagna, quasi per magia, a donarle quella peluria bianca per proteggersi dalle intemperie.
Questo bellissimo fiore viene chiamato anche "Edelweiss" che significa "nobile bianco"; secondo la leggenda la stella alpina era una bellissima fanciulla che non trovò mai il suo grande amore nonostante valorosi cavalieri l'avessero chiesta in sposa. Morì da sola in un freddo inverno. Dopo la sua morte fu portata nelle cime più alte e come per magia si trasformò nell'Edelweiss, la bellissima Stella Alpina.
In passato raccogliere la Stella Alpina era sinonimo di forza e coraggio in quanto per raccogliere questo fiore è necessario raggiungere luoghi lontani e inaccessibili.
"Come già detto, la Stella Alpina cresce nelle zone più alte delle Alpi, principalmente su terreni calcarei, tuttavia la sua origine non è alpina ma probabilmente orientale. Fu trasportata sulle Alpi da avvenimenti geologici di varia entità e natura (Bruni, 2003); in realtà la pianta proviene dalle regioni calde e aride degli altopiani desertici dell'Asia Centrale (altre specie del genere Leontopodium si trovano in queste zone), segno evidente della sua precedente appartenenza ad aree calde è la presenza di peli protettori, non per proteggerla dal freddo, ma dall'eccessiva perdita di acqua (Peroni 2012); in campo cosmetico potrebbe essere usata per la progettazione di filtri solari ( Vigneron 2008); le piante d'alta quota sfruttano sia le colorazioni sgargianti, sia i peli protettori per proteggersi dalle radiazioni solari.
Il genere Leontopodium è un genere di pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee o Composite.
Il nome del genere (Leontopodium) significa letteralmente “piede leonino”, ed è un adattamento latino del greco “leontopódion” (λεοντοπόδιον) da “léon” (= leone) e “pódion” (= piede).
Tale nome è stato introdotto nella nomenclatura floristica dal botanico Robert Brown, nella pubblicazione ”Observations on the Natural Family of Plants Called Compositae” del 1817, facendo riferimento alle brattee lanose e spesso arcuate a falce che circondano i gruppi dei capolini, che furono paragonati agli artigli di una zampa di leone (Peroni, 2012);
Il genere Leontopodium comprende una trentina di specie che crescono spontanee sugli altopiani desertici dell’Asia (India, Cina e Giappone), sulle pianure steppiche sud-siberiane, sulle Ande, sulle Alpi europee e sugli Appennini (Pignatti, 1982)."
Tra queste vi sono:
- Leontopodium alpinum Cass. (1822) - Stella alpina. Distribuzione: Europa
- Leontopodium nivale - Stella alpina dell'Appennino. Distribuzione: Italia
- Leontopodium brachyactis Gand
- Leontopodium calocephalum - Distribuzione: Cina
- Leontopodium conglobatum
- Leontopodium discolor - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium fauriei - Distribuzione: Giappone
- Leontopodium haplophylloides - Distribuzione: Kansu e Szechwan
- Leontopodium kurilense - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium jacotianum - Distribuzione: Pakistan, India, Nepal e Cina
- Leontopodium japonicum - Distribuzione: Cina, Corea e Giappone
- Leontopodium leontopodioides - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium nanum
- Leontopodium ochroleucum - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium palibianum
- Leontopodium souliei Beauverd - Distribuzione: Cina
- Leontopodium stoechas Hand.-Mazz. - Distribuzione: Cina
UNA SPECIE PROTETTA
Per ragioni ecologiche, economiche e scientifiche la Stella Alpina è un fiore protetto. Proprio per queste ragioni è molto importante la sua coltivazione che ne rende possibile il suo utilizzo soprattutto in campo cosmetico ed erboristico.
a raccolta regolamentata:
Legge regionale 7 dicembre 2009, n. 45
Disposizioni per la tutela e la conservazione della flora alpina
Allegato B (articolo 5, comma 1)
PRINCIPALI PRINCIPI ATTIVI
Lignani
Fitosteroli
Acido caffeico
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