lunedì 28 gennaio 2019

POLVERE ASPERSORIA E SPRAY PER LA CURA DEI NOSTRI PIEDI




Polvere Aspersoria.

La polvere aspersoria si rivela  utile per combattere un'eccessiva sudorazione dei piedi, per prevenire l'insorgere di cattivi odori e  proliferazione dei batteri e può essere utilizzata direttamente sulla pelle o nelle calzature.
Non è difficile da realizzare e, se proprio non volete andare a raccogliere le erbe necessarie potete reperirle in erboristeria.

Ingredienti:

gr 100 Amido di riso proprietà lenitive e rinfrescanti 

gr 100 Talco Veneto ha una buona capacità di assorbimento dell'umidità

gr 20 Bicarbonato di sodio efficace per combattere la micosi, elimina i cattivi odori ed è igienizzante.

gr 20 Timo esercita un'azione disinfettante della pelle e stimolanti della circolazione superficiale.

gr 20 Limonaria o Cedrina ha una specifica azione purificante e stimolante dell'epidermide.

gr 20 Menta piperita Ha una blanda azione analgesica, antipruriginosa sulle mucose e sulla cute,  ha forti proprietà antisettiche, antiparassitarie e germicide grazie al suo contenuto di polifenoli.

gr 20 Salvia antisettica e leggermente astringente, l'antica medicina ne ha fatto uso come potente cicatrizzante su ferite e piaghe difficili da rimarginare.

gr 20 Rosmarino  deodora e purifica la pelle  ed è un ottimo antisettico.

10 gocce Olio essenziale di Betulla; tutte le proprietà potete trovarle cliccando qui 

10 gocce Olio Essenziale Tea Tree disinfettante, antimicotico, ha un'azione antibatterica ed è utile per prevenire porri, verruche, e  micosi delle unghie.

10 gocce Olio essenziale di Menta Piperita 
(oppure per le più esperte cristalli di mentolo giapponese sciolti in alcool 96°)

Gli ingredienti di questa formula sono facili da reperire, farmacia ed erboristeria hanno tutto quello che può servire per realizzare questa polvere aspersoria specifica per i piedi. Le erbe officinali vanno polverizzate con un semplice macinino da caffè elettrico.

Spray piedi e scarpe.

1 bottiglia in vetro o in plastica da 100 ml

gr 45 di Idrolato di Alloro
gr 45 di Idrolato di Menta piperita

gr 3 di Cristalli di Mentolo Giapponese sciolti in alcool  buongusto 96°      


E' importante per me sapere le vostre opinioni e... se ne avrò voglia😂😂😂 nel prossimo articolo vi illustrerò come fare una potente crema notte schiarente.


martedì 22 gennaio 2019

LA "BIOULA" CREMA PIEDI RIGENERANTE


Quanti di noi hanno problemi ai piedi? Siamo in tanti, più di quanto possiamo immaginare!!!

Calli, duroni, irritazioni, pelle secca, screpolata, vesciche ecc ecc. Le cause sono molteplici: troppe ore in piedi, scarsa igiene, scarpe scomode...
I nostri ragazzi non si toglierebbero le scarpe da ginnastica nemmeno per andare a dormire! 
Avete mai proposto come alternativa a vostro figlio un bel paio di mocassini comodi e traspiranti? 😬
Quante donne conoscete che rinuncerebbero a un bel paio di scarpe rosse tacco 12 per la salute dei loro piedi? Pochissime!!! Amiamo soffrire...parliamone 😄
I rimedi naturali per risolvere questi problemi sono tantissimi! In primis bisogna averne cura durante tutto l'anno; spesso ci pensiamo poco prima dell'arrivo dell'estate: niente di più sbagliato.
Si possono combattere i cattivi odori con una polvere aspersoria preparata con erbe officinali specifiche quali Menta, Rosmarino, Betulla, Timo, Lavanda, Salvia e Limonaria.
Possiamo fare uno spray a base di oli essenziali: Menta piperita, Alloro, Eucalipto... da spruzzare all'interno delle scarpe da ginnastica dopo averle lavate. 
Per chi lavora tanto in piedi un pediluvio con sale grosso, bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale può essere un toccasana.
In questi anni ho scoperto che sono innumerevoli le piante che possono essere di aiuto per la cura dei nostri piedi con molteplici funzioni anche antidolorifiche e vaso-protettive.

Da qui parte la mia formula per la crema piedi rigenerante.


Attrezzatura:

1 pentolino per il bagnomaria
2 beker di vetro o di plastica resistenti alle alte temperature
1 Bilancina
1 Bacchetta "Magica" di legno e/o cucchiaio da cocktail

Frullatore elettrico
cartine per misurare il pH


Ingredienti:

FASE A : gr: 28 Idrolato di Alloro
                gr: 28 Idrolato di Rosmarino
                gr:   2 Acido Salicilico
                gr:   2 Glicerina di Malva
           
FASE B   gr:   8 Oleolito di Betulla
                gr:   5 Oleolito di Elicriso
                gr:   2 Oleolito di Agrou
                gr:   4 Burro di Karité
                gr:   2 Burro di Cacao
                gr:   1 Cera d'api
                gr:   1 Alcol Cetilico
                gr:   5 Olivem 1000

FASE B1 gr:   5 Percolato di Betulla
                gr:   5 Percolato composto: 
                          (Ippocastano, Rusco, Elicriso, Vite Rossa
                          Amamelide, Centella Asiatica).
                gr:   2 Percolato di Anice 

FASE C   gocce: 8 Olio essenziale Tea Tree
                gocce: 8 Olio essenziale Menta piperita
                gocce: 8 Olio essenziale Timo
                gr: 0,6 Fenossietanolo (conservante)
                pH 5 - 5,5
       

Procedimento:    

Dopo aver pesato tutti gli ingredienti si procede nel seguente modo: 



inserire a bagnomaria il beker contenente la fase A e la fase B facendo sciogliere il tutto a fiamma dolce, mescolando  con la  "Bacchetta Magica" di tanto in tanto.




Quando il tutto si è sciolto spegnere la fiamma, togliere il contenitore dal bagnomaria e inserire la fase B1 e con il frullatore elettrico emulsionare  fino al completo raffreddamento (per accelerare i tempi potete aiutarvi con un bagnomaria a freddo). Una volta che il composto si sarà raffreddato unite la fase C e frullate ancora per alcuni minuti. Non vi resta che  invasettare e misurare il pH a  5 - 5.5




Utilizzando questa crema ho ottenuto grandi benefici, si è rivelata un ottimo aiuto per me, le mie amiche e sopratutto per mio figlio adolescente.

E' importante per me sapere le vostre opinioni e... se ne avrò voglia😂😂😂 nel prossimo articolo vi illustrerò come fare la polvere aspersoria e lo Spray. 


giovedì 17 gennaio 2019



HO NOTATO CHE PURTROPPO MOLTE DI VOI NON RICEVONO LA NOTIFICA DELLE MIE RISPOSTE AI VOSTRI COMMENTI, PER CUI QUANDO COMMENTATE VI CHIEDO LA CORTESIA DI SPUNTARE 
" NOTIFICAMI LA RISPOSTA"



ARNICA MONTANA ESTRATTO VERGINE


Da tempo seguo un gruppo di Facebook Erbacce e Dintorni dove trattano svariati argomenti, ma prevalgono le discussioni sulle piante e sulle erbe.
Mi imbattei in un post dove alcune ragazze discutevano su un metodo di estrazione dell'arnica che consisteva nel porre il vegetale in  fiaschi di vetro esposti al sole. Le domande erano tante rivolte alla ragazza che aveva pubblicato il post, ma le risposte erano vaghe. Non mi stupii! Perché durante le loro ricerche, avevano trovato poco o niente nei libri o sel web. Inoltre, dopo aver pubblicato una mia foto dell'arnica nei fiaschi, mi fu sottolineato che questa pianta è "protetta" e ne è vietata la raccolta!
A costo di essere tecnica e sicuramente noiosa, mi ritaglio un piccolo angolo di questo articolo per portare a conoscenza la regolamentazione della raccolta dell'Arnica Montana in Valle D'Aosta:

LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 2009, 
N. 45  Allegato D 
Specie per uso officinale a raccolta regolamentata 
(Articolo 6, commi 1 e 3)

Arnica Montana
Fam: Asteraceae
Nome volgare: Arnica Montana
Nome Francese: Arnica des montagnes

Il quantitativo di pianta fresca di cui è consentita la raccolta è di 200 gr in infiorescenze

Arnica Montana


Tutti conoscono le innumerevoli proprietà dell'Arnica Montana e i suoi grandi benefici: antidolorifico, antinfiammatorio, tendinite, artrite, artrosi, dolori post operatori, distorsioni, slogature, contusioni ecc... grazie all'altissimo contenuto di: flavonoidi, oli essenziali, timolo, destrosio, luteina, colina, acido malico, gallico e palmitico.
Pianta altamente tossica, non va applicata su ferite aperte.
Nei Secoli passati veniva utilizzata dai nostri antenati friggendola nel grasso animale, riposta nei vasetti e usata all'occorrenza.
Durante le mie ricerche, attraverso i miei studi,  ho appreso diverse tecniche di estrazione, alcune molto conosciute e utilizzate quali: oleoliti, percolati, tintura madre, tintura alcolica, estratto secco.
Grazie ai racconti dei Vecchi Saggi della mia Valle sono venuta a conoscenza di un antico metodo di estrazione dell'Arnica, che equivale ad inserire le infiorescenze  in fiaschi di vetro trasparente, ben chiusi con un tappo di sughero e che venivano posti capovolti sui tetti o  sui balconi delle case per l'intera stagione estiva.

Bottiglie con Arnica Montana

Quelle pochissime notizie che si leggono sul web sono fuorvianti e poco credibili, in quanto taluni sostengono che l'estratto che si ricava è un estratto oleoso, altri ritengono che bisogna aggiungere alcool dopo aver filtrato il contenuto del fiasco. In realtà il liquido non è altro che una soluzione alcolica, risultato della fermentazione dei glucosidi dell'arnica, ricca dell'essenza vergine di quest' ultima.
Questo prodotto si mantiene nel tempo così com'è, senza l'uso di conservanti e/o additivi.
Dimenticavo di dirvi che, prima di aprire il fiasco, è fondamentale incidere il tappo di sughero affinché l'ossigeno possa entrarvi, creando così delle piccole bollicine "di effervescenza", al termine della quale si può stappare il bottiglione senza il rischio che questo esploda.
Il contenuto va filtrato così come si fa per una qualsiasi tintura o oleolito.

Incisione del tappo di sughero


Estrazione dell'estratto Vergine



Estratto Vergine di Arnica montana



L'estratto vergine così ottenuto si può utilizzare per frizioni, diluito in un olio vettore o inserito in piccole gocce nell'unguento d'Arnica, ma anche i fiori estratti dai fiaschi, non vanno gettati, perché possono essere utilizzati per ottenere la famosa "pommade" di cui vi parlerò in un altro articolo... sempre e quando ne avrò voglia😂😂😂

Bibliografia e sitografia: QUI


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I nostri corsi:


























martedì 8 gennaio 2019

IL BOSCO PRESENTA "LA DAMA BIANCA"




"Il mio nome deriva dal termine “betu” (da un’antica lingua che si parlava anche in queste vallate, il Celtico) e aveva il significato di “albero”. Forse perché sono sempre stata tenuta in grande considerazione, soprattutto dai popoli degli Umani che abitavano il freddo Grande Nord, nelle mie estese bianche foreste.
Fui quindi un albero sacro legato alla luce e al rinnovarsi della Natura, visto che sono il primo a germogliare all’inizio della Primavera. Nell’Alfabeto degli Alberi del Calendario Celtico, non a caso rappresento il primo mese dell’anno .
La mia inconfondibile corteccia bianca fu una delle prime carte su cui scrivere e quella, tenera e dolciastra, delle nuove piante, fu usata come alimento dai vostri lontani antenati, a volte unico possibile nutrimento nei freddi mesi invernali. Anche la mia linfa zuccherina si utilizzava, sia direttamente che dopo fermentazione, trasformandosi in “birra di Betulla”.
Colonizzo rapidamente le zone spoglie, per non importa quali motivi, dalla vegetazione arboricola. Sono quindi una pianta pioniera, che con le sue radici consolida il terreno evitando frane durante i periodi di piogge abbondanti.
Sono la Betulla."   (Bessi R.)

Chi ci avrebbe mai creduto che in un soleggiato pomeriggio di un freddo inverno sarei andata a camminare nei boschi per incontrare "La Dama Bianca", un albero dalla corteccia bianca e liscia? In mia compagnia c'era anche una mia amica, non eravamo andate a passeggio per trovare chissà cosa, ma solo per respirare aria pura e camminare un po'; naturalmente un sacchettino e un coltello per "precauzione" l'avevamo preso. 
Durante la passeggiata ammiravamo tutte queste Betulle che costeggiavano il sentiero e dopo aver preso Licheni, gemme di Abete rosso e Pino mugo, al ritorno abbiamo tolto della corteccia da una Betulla conoscendo le grandi proprietà di questa meravigliosa pianta.



I principi attivi della Betulla sono molteplici: tannini, resine, oli essenziali, betulina, glucosidi, quercitina, salicina e tanti altri.

Ogni parte di questo magnifico albero viene utilizzata in cosmesi: linfa, foglie, gemme, fiori, frutti e naturalmente la corteccia... nulla lasciato al caso.

Gli estratti che si possono realizzare con la Betulla sono innumerevoli: percolato, oleolito, gemmoderivato, tintura madre e idrolato. Ovviamente non potevamo starcene con le mani in mano, per cui ci siamo messe immediatamente all'opera per studiare e formulare tutti i nostri prodotti di bellezza...nonostante la nostra veneranda età 😉











  • Per uso esterno si sfruttano le proprietà antisettiche e astringenti, utili per pelli impure ed eccessiva secrezione di sebo.

  • E' un potente cicatrizzante e rigenerante della pelle lesionata da ferite e ustioni da utilizzare per unguenti in associazione col mitico Iperico; grazie alla sua funzione astringente, nonché antinfiammatoria è utile anche nella preparazione di prodotti anti-emorroidali.

  • Riattivante della circolazione sanguigna si utilizza per sgonfiare piedi e gambe, serve nella prevenzione di calli e duroni e nelle preparazioni pre e dopo rasatura.
  • Utilizzata per l'irrobustimento del bulbo pilifero, come sebo-regolatore del cuoio capelluto e riattivante della crescita dei capelli proprio grazie all'effetto sulla micro-circolazione superficiale. 

  • Utilizzata ampiamente nei prodotti anti-cellulite per le sue funzioni linfo-drenanti le quali, non a caso, sono state sfruttate dai famosi fanghi Guam che le  contengono.

Già durante l'estate scorsa abbiamo realizzato i prodotti per i piedi dei nostri figli adolescenti...stendiamo un velo pietoso sul gas mortale emanato dalle loro scarpe!!! 😅


Non mi sembra poco il risultato ottenuto da una semplice passeggiata invernale nel bosco.

Se vi farà piacere conoscere le mie prossime pubblicazioni iscrivetevi e commentate.



E' importante per me sapere le vostre opinioni e... se ne avrò voglia😂😂😂 nel prossimo articolo vi illustrerò come fare una crema che previene calli e duroni dall'effetto esfoliante, che renderà i vostri piedi belli e sani come quelli di Cenerentola.

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