giovedì 17 gennaio 2019

ARNICA MONTANA ESTRATTO VERGINE


Da tempo seguo un gruppo di Facebook Erbacce e Dintorni dove trattano svariati argomenti, ma prevalgono le discussioni sulle piante e sulle erbe.
Mi imbattei in un post dove alcune ragazze discutevano su un metodo di estrazione dell'arnica che consisteva nel porre il vegetale in  fiaschi di vetro esposti al sole. Le domande erano tante rivolte alla ragazza che aveva pubblicato il post, ma le risposte erano vaghe. Non mi stupii! Perché durante le loro ricerche, avevano trovato poco o niente nei libri o sel web. Inoltre, dopo aver pubblicato una mia foto dell'arnica nei fiaschi, mi fu sottolineato che questa pianta è "protetta" e ne è vietata la raccolta!
A costo di essere tecnica e sicuramente noiosa, mi ritaglio un piccolo angolo di questo articolo per portare a conoscenza la regolamentazione della raccolta dell'Arnica Montana in Valle D'Aosta:

LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 2009, 
N. 45  Allegato D 
Specie per uso officinale a raccolta regolamentata 
(Articolo 6, commi 1 e 3)

Arnica Montana
Fam: Asteraceae
Nome volgare: Arnica Montana
Nome Francese: Arnica des montagnes

Il quantitativo di pianta fresca di cui è consentita la raccolta è di 200 gr in infiorescenze

Arnica Montana


Tutti conoscono le innumerevoli proprietà dell'Arnica Montana e i suoi grandi benefici: antidolorifico, antinfiammatorio, tendinite, artrite, artrosi, dolori post operatori, distorsioni, slogature, contusioni ecc... grazie all'altissimo contenuto di: flavonoidi, oli essenziali, timolo, destrosio, luteina, colina, acido malico, gallico e palmitico.
Pianta altamente tossica, non va applicata su ferite aperte.
Nei Secoli passati veniva utilizzata dai nostri antenati friggendola nel grasso animale, riposta nei vasetti e usata all'occorrenza.
Durante le mie ricerche, attraverso i miei studi,  ho appreso diverse tecniche di estrazione, alcune molto conosciute e utilizzate quali: oleoliti, percolati, tintura madre, tintura alcolica, estratto secco.
Grazie ai racconti dei Vecchi Saggi della mia Valle sono venuta a conoscenza di un antico metodo di estrazione dell'Arnica, che equivale ad inserire le infiorescenze  in fiaschi di vetro trasparente, ben chiusi con un tappo di sughero e che venivano posti capovolti sui tetti o  sui balconi delle case per l'intera stagione estiva.

Bottiglie con Arnica Montana

Quelle pochissime notizie che si leggono sul web sono fuorvianti e poco credibili, in quanto taluni sostengono che l'estratto che si ricava è un estratto oleoso, altri ritengono che bisogna aggiungere alcool dopo aver filtrato il contenuto del fiasco. In realtà il liquido non è altro che una soluzione alcolica, risultato della fermentazione dei glucosidi dell'arnica, ricca dell'essenza vergine di quest' ultima.
Questo prodotto si mantiene nel tempo così com'è, senza l'uso di conservanti e/o additivi.
Dimenticavo di dirvi che, prima di aprire il fiasco, è fondamentale incidere il tappo di sughero affinché l'ossigeno possa entrarvi, creando così delle piccole bollicine "di effervescenza", al termine della quale si può stappare il bottiglione senza il rischio che questo esploda.
Il contenuto va filtrato così come si fa per una qualsiasi tintura o oleolito.

Incisione del tappo di sughero


Estrazione dell'estratto Vergine



Estratto Vergine di Arnica montana



L'estratto vergine così ottenuto si può utilizzare per frizioni, diluito in un olio vettore o inserito in piccole gocce nell'unguento d'Arnica, ma anche i fiori estratti dai fiaschi, non vanno gettati, perché possono essere utilizzati per ottenere la famosa "pommade" di cui vi parlerò in un altro articolo... sempre e quando ne avrò voglia😂😂😂

Bibliografia e sitografia: QUI


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12 commenti:

  1. Non vedo l'ora che arrivi la prossima stagione estiva per mettere in pratica questo metodo. Sul mio tetto ci sta da Dio 😊

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  2. COMMENTO DI FRANCA IPPOLITO pubblicato sul gruppo facebook " Erbacce e Dintorni":
    Circa 40 anni fa avevo scoperto che nella libreria di casa c'era una raccolta di libri sulle piante e alberi,io passavo ore a leggere quei libri,volevo imparare i segreti dei Saggi come giustamente li chiami tu,ci sognavo ore, quelle letture erano il mio mondo,una passione mai finita anche se non sono mai riuscita a farla crescere,la vita con un bagaglio ricco questo si ma questo sogno é ancora li...chissà forse un giorno...
    Ti ammiro,ho sempre pensato che chi vive a contatto con la natura e riesce a farne parte con quell'antico rispetto del dare-avere,la propria vita ha un ciclo completo,la natura mette pace all'anima
    Grazie

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    1. condividere con voi questa passione e' una grande opportunita'
      grazie

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    2. Grazie, i nostri blog sono a tua disposizione contattami per qualsiasi tuo dubbio, sarò lieta di esserti di aiuto.

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  3. ma che brave fate siete!!! grazizissime

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  4. salve,
    io vado in val gardena da 15 anni e vorrei sapere se è una legge regionale o nazionale per poterli raccogliere. Eventualmente si può fare anche con i fiori secchi?
    Grazie Letizia

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    1. Ciao Letizia,
      per essere certa di poter raccogliere piante protette ti consiglio di chiedere al Corpo Forestale della Zona, ti sapranno dare indicazioni esatte. Dalla pianta secca non estrai nulla al massimo puoi fare un percolato.
      Inoltre tieni presente che il vegetale secco mantiene le proprietà non più di un anno, quindi devi accertarti che non sia in erboristeria da chissà quanto.
      Spero di esserti stata utile, per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi.

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  5. Accidentiiii.... allora come posso fare? dove trovo i fiori freschi?

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  6. Ciao! Ma le bottiglie vanno riempite e i fiori pressati al suo interno o vanno opportunamente inseriti al massimo come in foto?

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  7. Buongiorno, se volessi fare un gel a base di arnica 40/60 % cosa dovrei usare, inteso come arnica? grazie a chi mi può aiutare

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Fonti: Bibliografia

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