Il nome volgare "Rosa canina" prende spunto dal nome scientifico dei suoi frutti (cinnorodi) che in greco significano "rosa dei cani". Fu Carlo Linneo (medico, botanico e accademico svedese) a chiamare la pianta con questo curioso nome in quanto asseriva che la sua radice poteva essere utilizzata per curare la rabbia.
Nella tradizione popolare le bacche di Rosa canina vengono soprannominate "grattacul" per via dei peli irritanti contenuti nella polpa del suo frutto.
Prima di passare ad alcune formulazioni a base di Rosa canina è bene ricordare che il processo di essicamento delle bacche di rosa canina distrugge dal 45% al 90% di vitamina C, occorre pertanto tenere presente che "l'assunzione di rosa canina via orale può integrare l'apporto di vitamina C ma non risulta sufficiente a coprire un fabbisogno in caso, ad esempio, di sindrome influenzale".
Nella stesura di questo articolo ho seguito:
- Dizionario di fitoterapia e piante medicinali Autore: E. Campanini
- Manuale pratico di gemmoterapia Autore: E. Campanini
- L'Universo delle piante officinali "Trattato storico, botanico e farmacologico di 400 piante di tutto il mondo". Autore: Ernesto Riva. Editore: Tassotti.
- Farmacia Verde" manuale di fitoterapia Autore: Dott. Piergiorgio Chiereghin.
- "Fitoterapia per il farmacista" Autore: Dott. Piergiorgio Chiereghin.
Fotografia: dal web
La bibliografia e la sitografia sono disponibili all'interno del blog, e puoi accedervi cliccando sul link corrispondente: QUI
Se desiderate rimanere aggiornati sulle mie prossime pubblicazioni e condividere le vostre opinioni, vi invito a iscrivervi e a lasciare un commento. Nel mio prossimo articolo, esploreremo... Continuate a seguirmi per scoprirlo insieme!