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lunedì 30 agosto 2021
GEL ESFOLIANTE PERLE DI JOJOBA
venerdì 13 agosto 2021
SIERO VISO "ROSA D'ESTATE"
Per questa formulazione ho utilizzato:
Gel di Aloe migliora l'aspetto della pelle contrastando il processo di invecchiamento; ideale anche per il contorno occhi.
Idrolato di rosa Damascena
Aristoflex Velvet Gelificante utilizzato nella fase acquosa e addensante nella fase oleosa è un ottimo stabilizzante degli attivi. Ha una texture morbida e vellutata, dando alla pelle una sensazione di morbidezza lasciandola perfettamente idratata.
Estratti di Rosa damascena QUI
Estratto di CO2 di Rosa Canina ricco di fitosteroli precursori di ormoni che hanno effetti positivi sulla nostra pelle; potente attivo antinfiammatorio, antiossidante che stimola la produzione di collagene. L'estratto di CO2 QUI è un metodo di estrazione verde, all'avanguardia e che concentra il potere e mantiene intatti i suoi componenti attivi.
Estratto di Orchidea Selvatica utilizzata in campo cosmetico per le sue qualità rivitalizzanti e rigeneranti; ricca di vitamine e oligoelementi idrata la nostra pelle e contrasta le rughe.
Olio Caprilis estere vegetale leggerissimo dalla texture asciutta e setosa; migliora la penetrazione degli attivi.
Liposomi di Rosa moscheta antiossidanti, elasticizzanti, emollienti. Hanno un alto contenuto di acidi grassi polinsaturi e vitamine A,D,E e K.
Insaponificabile di Avocado le sostanze funzionali in esso contenute hanno un'azione di stimolo del rinnovamento cutaneo con conseguente incremento dell'idratazione e dell'elasticità della pelle.
Acido ialuronico Ultra fillig nuova generazione di acido ialuronico a bassissimo peso molecolare; ha un elevato potere idratante e volumizzante mai raggiunto prima da alcun acido ialuronico. Potente antirughe da utilizzare nelle creme, sieri e contorno occhi.
Gemmoderivato di Ribes nero grazie alle sue proprietà lenitive si utilizza per la cura delle pelli miste, acneiche e facili agli arrossamenti. Ottimo antiossidante che contrasta l'invecchiamento cutaneo.
Emulsol emulsionante O/W Peeg Free derivato dall'olio di Oliva italiano indicato per creme e lozioni utilizzabile anche a freddo. E' un emulsionante molto delicato adatto alle pelli molto sensibili.
Formula siero
Fase A
gr 41 gel di Aloe
Fase A1
gr 1 Aristoflex Velvet
gr 1,5 Glicerina di Rosa damascena
gr 1,5 Glicerina di Orchidea Nigritella nigra
Fase B
gr 2 Oleolito di Rosa damascena in olio di Riso bio
gr 2 Oleolito di Bacche di Rosa canina in olio di Riso
gr 3 Acido Ialuronico Ultra Filling
Realizziamo il siero viso
Preparazione della Fase A
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Gel di Aloe Il gel di aloe deve essere mescolato bene prima di iniziare, poiché potrebbe presentare separazione. Il gel di aloe ha un’alta concentrazione di acqua e può risultare fluido.
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Glicerine: Le glicerine di Orchidea Nigritella Nigra e Rosa Damascena devono essere aggiunte lentamente nella fase acquosa, mescolando bene per evitare separazioni.
Preparazione della Fase A1
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Idrolato di Rosa Damascena: L'idrolato di Rosa Damascena deve essere aggiunto alla fase A1 e mescolato accuratamente.
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Aristoflex Velvet: Questo gelificante/emulsionante può essere utilizzato anche a freddo, ma è importante integrarlo correttamente nella miscela.
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Acido Ialuronico Ultra Filling: L’acido ialuronico deve essere aggiunto poco alla volta, continuando a mescolare delicatamente per evitare la formazione di grumi. L’acido ialuronico è particolarmente viscoso, quindi è fondamentale assicurarsi che si distribuisca bene.
Preparazione della Fase B
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Oli vegetali e Emulsionante: Nella fase B, gli oli (Caprylis, oleoliti di Rosa Damascena e Bacche di Rosa Canina) devono essere mescolati con l’emulsionante Emulsol.
Se necessario, riscaldare leggermente la fase oleosa a 40–45°C per migliorare l’emulsione.
Emulsol è un emulsionante che funziona particolarmente bene con questo tipo di formula e aiuterà a creare una base stabile e leggera.Fusione delle Fasi A e B
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Quando la fase oleosa (Fase B) viene aggiunta alla fase acquosa (Fase A + A1), deve essere fatto gradualmente, mescolando lentamente.
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Un frullatore a immersione a bassa velocità può essere utilizzato per ottenere una miscela omogenea, evitando di incorporare troppa aria che potrebbe compromettere la stabilità della formula.
Preparazione della Fase C
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Attivi: Gli attivi come i gemmoderivati di Ribes Nero e Rosa Damascena, l'insaponificabile di Avocado e il CO₂ di Rosa Canina devono essere aggiunti quando la miscela si è raffreddata a temperatura ambiente (o sotto i 30°C).
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Conservante: Il conservante va aggiunto solo dopo che la miscela si è raffreddata, per garantire che la sua efficacia non venga compromessa dal calore.
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Controllo del pH: È fondamentale verificare il pH finale della formula. Deve essere compreso tra 5,0 e 5,5
INCI:
Aloe Barbadensis Leaf Juice, Aqua (Water), Rosa Damascena Flower Water, Hydroxyethylcellulose, Glycerin, Glycerin, Caprylic/Capric Triglyceride, Rosa Damascena Flower Oil, Rosa Canina Fruit Oil, Sodium Hyaluronate, Polyglyceryl-6 Oleate, Ribes Nigrum Bud Extract, Rosa Damascena Flower Extract, Persea Gratissima Oil, Rosa Canina Fruit Extract CO₂, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid
martedì 10 agosto 2021
LA STELLA ALPINA
Il suo aspetto lanoso, simile ad un cuscino, consente alla Stella Alpina di sopravvivere ad alta quota, dove il vento soffia forte, le temperature sono fredde e l'habitat è arido. La leggenda narra che fu proprio la montagna, quasi per magia, a donarle quella peluria bianca per proteggersi dalle intemperie.
Questo bellissimo fiore viene chiamato anche "Edelweiss" che significa "nobile bianco"; secondo la leggenda la stella alpina era una bellissima fanciulla che non trovò mai il suo grande amore nonostante valorosi cavalieri l'avessero chiesta in sposa. Morì da sola in un freddo inverno. Dopo la sua morte fu portata nelle cime più alte e come per magia si trasformò nell'Edelweiss, la bellissima Stella Alpina.
In passato raccogliere la Stella Alpina era sinonimo di forza e coraggio in quanto per raccogliere questo fiore è necessario raggiungere luoghi lontani e inaccessibili.
"Come già detto, la Stella Alpina cresce nelle zone più alte delle Alpi, principalmente su terreni calcarei, tuttavia la sua origine non è alpina ma probabilmente orientale. Fu trasportata sulle Alpi da avvenimenti geologici di varia entità e natura (Bruni, 2003); in realtà la pianta proviene dalle regioni calde e aride degli altopiani desertici dell'Asia Centrale (altre specie del genere Leontopodium si trovano in queste zone), segno evidente della sua precedente appartenenza ad aree calde è la presenza di peli protettori, non per proteggerla dal freddo, ma dall'eccessiva perdita di acqua (Peroni 2012); in campo cosmetico potrebbe essere usata per la progettazione di filtri solari ( Vigneron 2008); le piante d'alta quota sfruttano sia le colorazioni sgargianti, sia i peli protettori per proteggersi dalle radiazioni solari.
Il genere Leontopodium è un genere di pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee o Composite.
Il nome del genere (Leontopodium) significa letteralmente “piede leonino”, ed è un adattamento latino del greco “leontopódion” (λεοντοπόδιον) da “léon” (= leone) e “pódion” (= piede).
Tale nome è stato introdotto nella nomenclatura floristica dal botanico Robert Brown, nella pubblicazione ”Observations on the Natural Family of Plants Called Compositae” del 1817, facendo riferimento alle brattee lanose e spesso arcuate a falce che circondano i gruppi dei capolini, che furono paragonati agli artigli di una zampa di leone (Peroni, 2012);
Il genere Leontopodium comprende una trentina di specie che crescono spontanee sugli altopiani desertici dell’Asia (India, Cina e Giappone), sulle pianure steppiche sud-siberiane, sulle Ande, sulle Alpi europee e sugli Appennini (Pignatti, 1982)."
Tra queste vi sono:
- Leontopodium alpinum Cass. (1822) - Stella alpina. Distribuzione: Europa
- Leontopodium nivale - Stella alpina dell'Appennino. Distribuzione: Italia
- Leontopodium brachyactis Gand
- Leontopodium calocephalum - Distribuzione: Cina
- Leontopodium conglobatum
- Leontopodium discolor - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium fauriei - Distribuzione: Giappone
- Leontopodium haplophylloides - Distribuzione: Kansu e Szechwan
- Leontopodium kurilense - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium jacotianum - Distribuzione: Pakistan, India, Nepal e Cina
- Leontopodium japonicum - Distribuzione: Cina, Corea e Giappone
- Leontopodium leontopodioides - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium nanum
- Leontopodium ochroleucum - Distribuzione: Asia e Siberia
- Leontopodium palibianum
- Leontopodium souliei Beauverd - Distribuzione: Cina
- Leontopodium stoechas Hand.-Mazz. - Distribuzione: Cina
UNA SPECIE PROTETTA
Per ragioni ecologiche, economiche e scientifiche la Stella Alpina è un fiore protetto. Proprio per queste ragioni è molto importante la sua coltivazione che ne rende possibile il suo utilizzo soprattutto in campo cosmetico ed erboristico.
a raccolta regolamentata:
Legge regionale 7 dicembre 2009, n. 45
Disposizioni per la tutela e la conservazione della flora alpina
Allegato B (articolo 5, comma 1)
PRINCIPALI PRINCIPI ATTIVI
Lignani
Fitosteroli
Acido caffeico
pixabay
bibliografia/sitografia: QUI
https://www.actaplantarum.org/
Fonti: Bibliografia
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