Le lozioni per capelli rappresentano una classe di cosmetici definita come "tonificanti capillari" e spesso costituiscono un prodotto di confine tra cosmetico e trattamento farmacologico, definibili " cosmetologia medica"Possiamo suddividere le lozioni capillari in:Lozioni capillari di cosmetologia medicacontengono molecole di tipo medicamentoso la cui presenza richiede la prescrizione e il controllo medico Lozioni capillari funzionali Nelle lozioni capillari funzionali per il trattamento dei capelli che possiamo reperire in erboristeria e/o profumeria possiamo trovare facilmente la presenza di estratti naturali sotto forma di tinture, infusi, e estratti fluidi che presentano numerose e diverse proprietà con azione antisettica, antiseborroica, antipruriginosa...Il loro effetto è legato alle caratteristiche della formulazione e alla frequenza d'uso e alla concentrazione degli estratti all'interno dei preparati. Spesso si utilizzano oli essenziali che, a mio avviso, vanno utilizzati con molta cautela e solo da persone esperte: si tratta spesso di sostanze ad attività revulsiva (legata alle sostanze terpeniche presenti) o ad attività antisettica.Nelle lozioni capillari troviamo come ingredienti: alcool, glicerina, acqua, estratti vegetali, solubilizzanti, profumo e attivi. Spesso le lozioni "fai da te" che troviamo nei vari Blog di divulgazione sono formule estremamente pericolose che prevedono l'utilizzo di tinture alcoliche (alcool 96°) da spruzzare sul cuoio capelluto e piante altamente rubefacenti, come ad esempio: peperoncino, oli essenziali di rosmarino, timo e cannella.Analizziamo gli effetti che possono arrecare se mal utilizzati determinati ingredienti presenti in questi preparati:L'alcool, che è il principale componente che troviamo nelle lozioni per i capelli, viene utilizzato innanzitutto come solvente delle sostanze presenti in esso. Inoltre svolge un'azione tonica a livello del cuoio capelluto favorendo la circolazione sanguigna locale e l'afflusso di sangue al bulbo pilifero. L'alcool svolge un'azione disinfettante e antisettica a livello del cuoio capelluto e in contemporanea agevola l'assorbimento dei principi attivi in esso contenuti.Va in ogni caso evitato l'eccesso di alcool in quanto la sua rapida evaporazione contrasta con l'azione rubefacente e ne diminuisce l'effetto a livello bulbare. L'elevata concentrazione di alcool etilico può, in alcuni casi, essere fonte di problemi specialmente in soggetti sensibili, quindi l'importanza delle giuste dosi di acqua e alcool sono alla base per avere un prodotto sicuro. Infine bisogna tenere conto della gradazione dell'alcool contenuto nelle tinture madri eventualmente utilizzate. L'uso di profumi e coloranti all'interno della preparazione è superfluo, specie se utilizziamo estratti già profumati.La glicerina, qualora presente, svolge una funzione idratante e lubrificante, mentre l'acqua o l'idrolato funge da veicolo nei confronti delle sostanze idrosolubili presenti nella formulazione.Per la formulazione delle frizioni ci sono delle regole e delle tabelle ben precise che vanno seguite in base alle problematiche che vogliamo trattare. Qui di seguito vi inserisco una formula delicata per avere un beneficio per la crescita del capello e per un buon mantenimento dei tessuti superficiali del cuoio capelluto: gr 69 Idrolato di Cardiospermum halicacabumgr 5 Percolato di Camomillagr 5 Percolato di Luppologr 5 Percolato di Elicriso gr 5 Glicerina di Lavanda gr 10 Alcool alimentare 96° Conservante secondo scheda tecnicaUtilizzare la lozione preferibilmente sui capelli umidi ponendo alcune gocce sul palmo della mano e prelevandole con la punta del dito; massaggiare il cuoio capelluto (non risciacquare). Cicli di 15 giorni con un intervallo di una settimana per circa due mesi.Articoli correlati LE ERBE PER LA CURA DEI NOSTRI CAPELLI QUIGruppo Facebook Gli ultimi segreti QUII nostri corsi:Se vi fa piacere conoscere le mie prossime pubblicazioni, iscrivetevi e commentate; è importante per me conoscere le vostre opinioni. Nel prossimo articolo vi parlerò di... Seguitemi e lo scoprirete.Bibliografia e sitografia: QUI
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