3. CITOLOGIA
Lo studio della cellula vegetale
Gloria Pellizzari; Monte Cevedale 2021; Silene acaulis.
Un essere vivente per essere considerato un vegetale
deve presentare le seguenti caratteristiche:
• Essere pluricellulare
• Presentare caratteristiche di autotrofia per fotosintesi
• Avere una crescita indefinita
• Possedere amido e cellulosa
• Presentare gli organuli tipici
Gli organuli tipici della cellula vegetale:
Il vacuolo:
Organo presente all’interno delle cellule vegetali con
aspetto vescicolare (compartimento cellulare a forma di
sacca) delimitato da una membrana vacuolare. Questa
“sacca” contiene un liquido chiamato succo vacuolare che è
composto da acqua, zuccheri, sali, acidi organici e altri
soluti.
A maturazione completa della cellula il vacuolo può
occupare fino al 90% del volume interno della cellula; da
qui possiamo capire l’importanza di questa struttura per la
pianta.
Le funzioni principali che esplica sono:
• Riserva energetica;
• Deposito di prodotti particolari come ad esempio gli
oli essenziali;
• Contenitore di pigmenti (antociani e flavoni);
• Funzione osmotica, ruolo importante nella
regolazione del turgore cellulare;
• Accumulo di sostanze di rifiuto prodotte dal
metabolismo;
• Funzione antigelo per la difesa dal congelamento della
cellula;
• Funzione digestiva grazie a speciali enzimi che
scindono le macromolecole in micromolecole le quali
possono essere impiegate in un secondo momento dalla
pianta;
• Funzione tampone dato dal suo pH leggermente acido
Gloria Pellizzari; Cinque terre 2022.
I plastidi:
Si differenziano in quattro tipologie:
1. Cloroplasti:
Organelli dove avviene l’intero processo della
fotosintesi; Sono verdi grazie alla colorazione data
dalla clorofilla contenuta negli stessi;
2. Cromoplasti:
Contengono pigmenti quali carotenoidi e xantofille
con colazione giallo - arancione; la funzione è quella
vessillare cioè il richiamo degli insetti impollinatori e
degli animali per la dispersione del seme;
3. Oleoplasti:
Elaborano ed accumulano lipidi con funzione di
riserva, troviamo questi organuli per esempio nei
frutti dell’olivo, nei semi del noce, del girasole ecc…
4. Amiloplasti:
Hanno prettamente funzione energetica, sono
molto abbondanti in radici, rizomi, tuberi, frutti;
Gloria Pellizzari; Savigliano 2022.
La parete cellulare:
È una struttura specializzata di rivestimento che ha la
funzione di proteggere le cellule e metterle in connessione
tra loro tramite la formazione di canali per la loro
comunicazione e per il trasporto dei fluidi all’interno della
pianta.
La parete cellulare si suddivide in tre strati, la crescita
della parete è definita come un ispessimento centripeto,
questo vuole indicare che gli strati più giovani sono gli
strati più interni;
La lamella mediana:
È la parte più esterna ed ha il compito di tenere ben unite
due cellule che stanno vicine;
La parete primaria:
Si forma internamente alla lamella mediana ed è formata
principalmente da lunghe fibre di cellulosa immerse in una
fase elastica che conferisce a questa struttura una certa
resistenza meccanica.
La parete secondaria:
Non è sempre presente a differenza degli altri due strati
citati prima, si trova infatti solamente nei tessuti meccanici,
di sostegno e nei tessuti conduttori ed è composta
principalmente da cellulosa. Questa parete si suddivide in
tre strati che si differenziano per la disposizione delle fibre
di cellulosa; All’interno di questa possono essere presenti
molecole come la lignina, la suberina la cutina e diversi sali
minerali che ne aumentano la rigidità.
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