BASI DELLA MEDICINA AYURVEDICA in COSMETOLOGIA
a cura di: Tatiana Aliprandi
Operatrice ayurvedica:
FORMATRICE e ESAMINATRICE:
Ayurveda, Yoga, estetica, posturologia e psicosomatica.
3° Lezione
Tratto da uno scritto del medico.
La pelle: un abbraccio che protegge.
Quante volte la trattiamo male?
Nel Charaka Samhita sono definiti i meccanismi attraverso cui il massaggio esercita il suo meraviglioso effetto.
Vata domina nell’organo di senso del tatto, e quest’organo ha la sua sede nella pelle. Il massaggio è di gran beneficio per la pelle; perciò andrebbe praticato regolarmente.
Inoltre in Āyurveda l’oleazione di corpo e testa è prevista nella routine igienica quotidiana (chiamata Dinacharya) e, sempre nel testo classico ayurvedico Caraka Samhita, viene detto:
Se una persona pratica regolarmente il massaggio d’olio, il suo corpo non risente di ingiurie o del lavoro più duro. La sua struttura fisica diventa forte, flessibile ed attraente. Mediante questa pratica il processo dell’invecchiamento è rallentato.
Vedere il mondo attraverso la pelle
L’Āyurveda presta un’attenzione particolare alla pelle; essa è infatti assieme al cuore la sola struttura a possedere negli antichi testi classici una dettagliata, e sotto molti versi strabiliante, descrizione della struttura anatomica e non solo funzionale.
Strabiliante perché queste descrizioni appartengono a testi di epoca remota e risulta incomprensibile come potesse essere nota in quel tempo la struttura anatomica microscopica.
In questi testi è descritto come la formazione della pelle abbia origine a livello fetale per effetto dei Dosha, o principi biofunzionali.
Nel Charaka Samhita, antico testo di medicina ayurvedica databile intorno al III-V sec. AC, la formazione degli strati della pelle è descritta utilizzando la metafora del latte in ebollizione:
così come nel riscaldare il latte si formano strati di crema sulla superficie, in modo simile a livello embrionale, i (Dhātu) tessuti formano i diversi strati della pelle del corpo
e prosegue descrivendo così come la “panna” si formi in strati e gradualmente aumenti di spessore, così come i vari strati della pelle formata a livello embrionale si fondano generando così la pelle matura che riveste il feto pienamente sviluppato.
L’Āyurveda riconosce quindi sei strati della pelle, sette per alcuni, che sono riconoscibili nei cinque strati dell’epidermide descritti oggi dalla moderna anatomia più il derma e, contando il settimo strato, al sottocutaneo.
Nell’antica conoscenza ayurvedica è inoltre molto chiara la composizione biochimica della pelle; nel Sushruta Samhita, un altro antico testo di Āyurveda particolarmente famoso poiché tratta anche gli aspetti chirurgici e la chirurgia plastica, è infatti detto che il corpo è fatto di materia untuosa, indicando con questa affermazione la proprietà principale dei lipidi e del fatto quindi che siano il primo costituente strutturale dell’organismo. Il dettaglio della conoscenza degli aspetti anatomo funzionali della pelle arriva così in profondità al punto di descrivere minuziosamente i tempi di assorbimento degli oli medicati attraversi i vari strati dell’apparato tegumentario.
La pelle secondo l’Āyurveda è formata nella sua struttura anatomica principalmente da quei tessuti definiti dai Dosha Pitta e Kapha anche se funzionalmente essendo la pelle sede del senso del tatto, è invece riferibile primariamente a Vata. La pelle infatti fornisce un primo livello di difesa meccanica dagli agenti esterni ed ha un ruolo fondamentale nella termoregolazione e nella sorveglianza immunitaria, tutti ruoli in cui i Dosha Pitta e Kapha sono primariamente coinvolti.
Dosha Vata e il senso del tatto
Tuttavia il senso del tatto con tutti i recettori coinvolti (si ritiene che per ogni centimetro quadrato di pelle vi siano 5000 recettori) è determinato nella sua funzionalità dal Dosha Vata.
La nostra percezione dei limiti corporei, della nostra interazione ed intelligibilità con l’ambiente esterno e quindi della sua esplorazione e rappresentazione è direttamente gestita dal Dosha Vata.
La pelle specchio dello stato di salute
Non solo, la pelle è un vero e proprio specchio e come tale indicatore dello stato di salute dell’individuo; il suo colore, la radianza e la luminosità sono espressioni dello stato di salute generale.
Dr. Antonio Morandi medico neurologo, esperto in Āyurveda.
Gruppo Fb Gli ultimi segreti QUI
Grazie Tatiana, molto interessante 😍
RispondiElimina