Durante una conversazione con Emilio Pezzullo, erborista di lunga esperienza, abbiamo affrontato il tema dei vegetali che provengono da altri paesi e che a volte vengono utilizzati nelle nostre preparazioni: da questa discussione è nata l'idea di scrivere questo articolo.
La nostra bella penisola è terreno fertile di specie botaniche endemiche dei territori, ognuno dei quali ha un microclima assai diversificato.
In parecchi casi non è stato possibile impiantare specie endemiche in zone diverse dal loro habitat originario. Per contro alcune specie botaniche di diversa struttura riescono a crescere in ambienti completamente diversi da quello originario, tuttavia non presenteranno le stesse proprietà:
una pianta di Elicriso Helichrysum italicum raccolta in Sardegna e trapiantata in Liguria crescerà sicuramente in armonia ma, a parità di tecnica estrattiva, non conterrà la stessa concentrazione e qualità di principi attivi.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la tipologia di pianta che andiamo a raccogliere in quanto della stessa specie ne troviamo diverse qualità e spesso sono molto simili tra di loro.
Nello specifico osserviamo che alcune piante hanno effetti molto simili come ad esempio il Panax ginseng ed il Rosmarinus officinalis che hanno entrambe proprietà adattogene.
È importante sottolineare, ai fini della protezione dell'ambiente, che la coltivazione intensiva a puro scopo commerciale, che è stata operata nella coltivazione della radice Panax ginseng, ha alterato l'ambiente originario della specie botanica. Ne consegue che è sempre meglio usare una pianta nostrana conosciuta.
Qualora si acquistasse un prodotto, ad esempio un estratto fluido di Echinacea pallida, assicurarsi della provenienza biologica dello stesso.
È auspicabile conoscere il proprio territorio, raccogliendo e coltivando piante che contengano armoniosamente principi attivi conosciuti e verificati.
Tra poco entreremo nella fase di rinascita della natura e la madre terra ci donerà i suoi frutti: ricordiamoci di raccogliere in maniera "etica" i doni che mette a nostra disposizione lasciando inalterato il territorio che ospita queste meraviglie. Ricordiamoci degli animali e degli insetti che, come ad esempio le nostre amiche api, si nutrono principalmente degli stessi vegetali che usiamo raccogliere.
Negli ultimi anni queste indispensabili impollinatrici, stanno attraversando momenti di difficoltà a causa degli interventi umani che alterano gli ambienti al proprio scopo e per le proprie esigenze (vedi antropizzazione).
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