2. LE PIANTE
Esseri viventi che si auto-producono il cibo per la sopravvivenza;
Autotrofia:
Proprietà degli organismi vegetali di trasformare
composti inorganici (acqua, aria, terreno…) in sostanze
organiche (carboidrati, proteine…) per soddisfare i
propri fabbisogni nutritivi.
Ragionando su questa definizione è facile capire
quanto la nostra vita e in generale la vita di tutti gli
animali (carnivori ed erbivori), sia dipendente dal
mondo vegetale. Se non esistessero le piante che
trasformano la materia inorganica in materia organica il
regno animale non esisterebbe.
Le piante, in grado di svolgere la fotosintesi,
producono la materia organica vivente per nutrirsi;
l’uomo e tutti gli organismi animali consumano, oltre
all’acqua e ad una quantità minima di sali minerali, il
materiale organico prodotto dalle piante.
La fotosintesi:
La fotosintesi clorofilliana è un processo chimico che
avviene all’interno delle piante ed è quindi un processo
presente in tutti gli organismi fotoautotrofi. Questi sono
in grado di trasformare l’energia luminosa, quindi,
l’energia che deriva direttamente dal sole, in energia
chimica; Negli organismi vegetali questo processo
avviene all’interno di organi chiamati cloroplasti i quali
sono contenuti nelle cellule dei tessuti della pianta in
grado di svolgere la fotosintesi.
All’interno dei cloroplasti sono presenti le molecole, soprattutto clorofilla e carotenoidi, capaci di “assorbire” la luce solare e trasferirla in determinati centri di raccolta. Da qui partiranno poi una serie di reazioni chimiche. Distinguiamo due diverse vie di reazioni; una chiamata fase luminosa e una chiamata fase chimica la quale non dipende dalla presenza o meno di luce;
Dott. Ing. Giacomino Redondi; rcinews.it
La fase luminosa:
Gloria Pellizzari 2022, Monte Argentario
In questa fase, i pigmenti che abbiamo citato prima
(clorofilla e carotenoidi) captano la luce del sole e
trasferiscono quest’energia, con una sequenza a catena,
alle molecole vicine fino al raggiungimento del centro di
reazione. In concomitanza a questo avviene anche la
fotolisi dell’acqua, in parole semplici sarebbe la divisione
delle molecole d’acqua attraverso l’energia luminosa.
Il risultato di questa serie di reazione da origine alla
produzione di :
• ATP: composto chimico che fornisce alla cellula
l'energia necessaria per svolgere qualsiasi tipo di
lavoro biologico;
• NADPH: molecola che svolge un ruolo cruciale in
alcune delle reazioni chimiche che compongono il
processo di fotosintesi;
Questi due composti sono molto importanti in quanto
svolgono un ruolo essenziale nella fase successiva che ha
lo scopo di formare i composti organici.
Questi due composti sono molto importanti in quanto
svolgono un ruolo essenziale nella fase successiva che ha
lo scopo di formare i composti organici.
La fase chimica:
In questa fase chiamata anche fase di fissazione del
carbonio, le molecole di ATP E NADPH vengono
impiegate per dar luogo ad una serie di reazioni che
portano alla riduzione dell’anidride carbonica.
Queste reazioni si svolgono nello stroma, il tessuto
che forma la materia strutturale del cloroplasto.
Il ciclo di Calvin è la reazione ciclica che più prende
parte in questo stadio, durante lo svolgersi di questi
continui cicli si formano numerosi composti e infine,
ogni sei giri si forma una molecola di glucosio tramite la
quale si conclude il processo della fotosintesi
clorofilliana e prende parte la biosintesi dei composti
organici.
Gloria Pellizzari 2022, Casez località plan dei pini
Metaboliti primari e metaboliti secondari:
Carboidrati, proteine, lipidi e acidi nucleici
rappresentano per la pianta i cosiddetti metaboliti
primari in quanto hanno una funzione prettamente
nutritiva.
La pianta partendo da questi composti mette in atto
delle biosintesi (serie di reazioni chimiche) specializzate
che producono i metaboliti secondari che servono alla
pianta principalmente per:
• difendersi da eventuali predatori (sostanze tossiche
o poco gradevoli);
• per attirare gli insetti impollinatori (pigmenti dei
fiori);
• per attirare gli animali (colore dei frutti);
• per mettere in atto meccanismi di competizione/
comunicazione con le altre piante (fenomeno
chiamato allelopatia);
• Funzionalità strutturali (es. lignina)
• Per regolare la relazione pianta-ambiente;
Spesso queste sostanze risultano molto preziose anche
per noi infatti molte di queste vengono impiegate
dall’uomo a scopo terapeutico;
i metaboliti secondari
della pianta sono quei composti che siamo abituati a
chiamate principi attivi o sostanze biologicamente
attive.
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