Nei secoli passati prima del tempo del consumismo, i nostri vecchi non buttavano via nulla, sfruttavano qualunque cosa, dal pane vecchio alle bucce delle patate ecc ecc... Nel mio precedente articolo vi avevo anticipato che avrei utilizzato i fiori dell'arnica estratti dal fiasco per ottenere la "pommade".
La pommade anticamente veniva preparata friggendo i vegetali nel grasso animale per ottenere tutti i costituenti; questo unguento veniva utilizzato così com'era sulla pelle. Ai giorni d'oggi non si ama utilizzare il grasso animale, per cui vi illustrerò come avviene la macerazione a caldo del vegetale per ottenere una cera da utilizzare come materia prima per formulare un unguento ricco di principi attivi.
Cosa serve:
- Un pentolino per il bagnomaria
- Un pentolino in acciaio
- Una bacchetta di legno, o cucchiaio ecc
- Un contenitore per filtrare
- Un collant
- Guanti di cotone, guanti di lattice e guanti di gomma
- Pirottini in silicone o alluminio
- Cera d'api vergine
- Arnica
Cera d'api sciolta a bagno maria |
Visto che l'arnica assorbe tantissimo i grassi non posso darvi un peso specifico della cera d'api, quindi vi consiglio di abbondare con quest'ultima.
Arnica in cera d'api |
Quando la cera è sciolta togliete il pentolino dal bagnomaria e fate abbassare la temperatura della cera d'api, aggiungete i fiori d'arnica e lasciateli cuocere a bagnomaria (dolcissimo) per almeno 1 ora e, visto che la bacchetta non è "magica", utilizzatela per mescolare di tanto in tanto il composto.
Preparazione del filtraggio |
Nel frattempo che l'arnica cuoce, preparate il necessario per il filtraggio; vi raccomando da questo punto in poi di utilizzare assolutamente i guanti nel seguente ordine:
GUANTI DI COTONE sui quali inserire quelli di LATTICE e per ultimo quelli di GOMMA.
Tutto ciò per evitare di ustionarvi le mani !!!!!!!!!!
Arnica da filtrare |
A questo punto, con attenzione sollevate dai bordi del contenitore il collant e iniziate a strizzare il più possibile per far defluire il liquido così ottenuto nel ciotolino, versatelo nei pirottini e lasciate raffreddare.
Cera d'api all'arnica |
A raffreddamento completato sformate e avrete ottenuto così la cera d'api all'arnica. Si può conservare al riparo dalla luce e dal calore per anni.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito, perché "se ne avrò voglia...😂😂😂" nel prossimo vi descriverò come si può ottenere uno splendido unguento e... non solo.